Introduzione
Negli ultimi decenni il tempo di raddoppiamento delle cognizioni mediche è stato di 4.4 anni. Ciò significa che dal 1970 al 2013 le conoscenze mediche sono aumentate di 1024 volte. Ogni anno vengono pubblicate circa 40.000 riviste mediche, con 1.800.000 nuovi articoli medici. Nella Medline (il motore di ricerca per articoli scientifici medici) sono indicizzate 4000 riviste mediche nella Medline con accesso a 6.000.000 di articoli. Una simile mole di dati non è più alla portata cognitiva del singolo individuo. Esistono pertanto organismi nazionali od internazionali che riuniscono gruppi di esperti. Vengono esaminati i lavori scientifici a riguardo, viene valutata l´attendibilità dei dati, e vengono stilate delle linee guida e delle raccomandazioni. Nasce cosi la Medicina Basata sull´Evidenza (EBM, Evidence Based Medicine). A seconda dei dati scientifici disponibili, esistono diversi gradi di evidenza:
Livelli di evidenza e Forza delle raccomandazioni
Livelli di evidenza
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Livello di Evidenza 1
Revisioni sistematiche di studi controllati randomizzati -
Livello di Evidenza 2
Studi controllati randomizzati -
Livello di Evidenza 3
Studi controllati non randomizzati -
Livello di Evidenza 4
Studi osservazionali -
Livello di Evidenza 5
Parere degli esperti in assenza di prove di efficacia
In questa scala, il parere degli esperti occupa il gradino più basso. L´approccio medico oggi non può prescindere da tale impostazione. Esistono tuttavia ancora delle aree grigie negli studi scientifici. Molta ricerca scientifica è "sponsorizzata" da industrie farmaceutiche. Sebbene questo finanziamento della scienza sia lodevole e spesso indispensabile, ci sono dei risvolti non del tutto positivi. Autorevoli uomini di scienza hanno dimostrato che uno studio finanziato ha un probabilità del 400% di ottenere risultati positivi per un farmaco, rispetto a studi non finanziati. Inoltre è importante ricordare che ogni individuo è un essere umano a sè. Sebbene le linee guida possano avere una importante attendibilità generalizzata, il fattore umano deve essere sempre considerato. La decisione diagnostica e/o terapeutica deve essere assunta soppesando i dati scientifici e la complessità, le attese, la qualità di vita della persona che si ha di fronte. Pertanto ho ritenuto importante fornire ai non addetti ai lavori un supporto di informazioni urologiche, che possano aiutare il paziente a capire meglio la natura del problema di salute e le implicazioni delle possibili soluzioni.