Tumori del Testicolo
I tumori del testicolo sono piuttosto rari (1% circa di tutti
i tumori del maschio) e tendono a colpire soggetti
giovani, con picco tra i 15 ed i 35 anni. La tendenza
è tuttavia verso l´aumento di incidenza nei
paesi occidentali. Mentre ancora 50 anni fa la
mortalità del carcinoma del testicolo era estremamente
elevata, oggi, grazie all´introduzione di chemioterapie
efficaci, la sopravvivenza complessiva a 5 anni supera il 95%
.
Il principale fattore di rischio è costituito dalla
tardiva o mancata discesa nello scroto del testicolo
(testicolo ritenuto). Alcune anomalie cromosomiche e le
radiazioni in gravidanza possono incrementare il rischio.
Il tumore del testicolo è spesso asintomatico e si
manifesta con una tumefazione dura, nodulare, del testicolo,
palpabile a livello scrotale. Tuttavia, fino al 25-30% dei
casi può manifestarsi all´inizio con una
tumefazione dolente e febbre, per fenomeni infiammatori
all´interno del tumore, che possono mascherare la
diagnosi e confondere il tumore con una infiammazione del
testicolo (orchite). L´orchite tuttavia risponde bene
alla terapia antibiotica con regressione del dolore entro 2-3
giorni e con regressione della tumefazione entro 7-15 giorni.
Una diagnosi precoce è importante perchè il
tumore del testicolo ha una rapida proliferazione (raddoppia
ogni 10-30 giorni)
L´ecografia scrotale è un esame importante per
valutare l´eventuale alterazione neoplastica del
testicolo. Poichè alcuni tumori del testicolo
producono sostanze specifiche, come la beta-HCG e la
alfa-feto-proteina, o aspecifiche, come la
lattico-deidrogenasi (LDH), tali markers devono essere
valutati nel sospetto di un tumore, soprattutto prima della
esplorazione chirurgica. La TAC di torace, addome e pelvi
consente di valutare l´eventuale estensione della
malattia ai linfonodi del retroperitoneo o ad altri organi
(polmone, fegato).
Il primo approccio al tumore del testicolo è la
rimozione dell´organo e del funicolo spermatico.
L´intervento deve essere effettuato con accesso
inguinale per evitare di contaminare il drenaggio linfatico
scrotale, e quindi di alterare le vie di eventuale diffusione
del tumore.
Dopo l´asportazione del tumore primitivo, il
trattatamento dipende dallo stadio e dal tipo istologico di
malattia. I principali tumori del testicolo appartengono alla
linea germinale, con il seminoma (circa il 40%) ed i tumori
germinali nonseminomatosi (i più frequenti: carcinoma
embrionario, teratocarcinoma, corioncarcinoma). Sono
più rari i tumori della linea non germinale.
Definizione TNM
Tumore primario (T)
L´estensione del tumore primario viene definita dopo
l´asportazione con orchiectomia inguinale.
- pTX: Il tumore primario nonpuò essere defintto.
-
pT0: Non evidenza del tumour primario (ad. es., cicatrice
del testicolo)
- pTis: Neoplasia intratubulare delle cellule germinali (carcinoma in situ)
- pT1: Tumore limitato al testicolo e all´epididimo, senza invasione linfatica/vascolare. Il tumore può invadere la tunica albuginea ma non la tunica vaginale
- pT2: Tumore limitato al testicolo e all´epididimo, o con invasione dela tunica albuginea e della tunica vaginale
- pT3: Tumore che invade il funicolo spermatico con o senza invasione linfatica/vascolare
- pT4: Tumore che invade lo scroto con o senza invasione linfatica/vascolare
Linfonodi regionali (N)
- NX: I linfonodi regionali non possono essere definiti
- N0: Non metastasi nei linfonodi regional
- N1: Metastasi in un singolo linfonodo di 2 cm di diametro massimo; o multipli linfonodi, nessuno più di 2 cm di diametro massimo
- N2: Metastasi in un singolo linfonodo di più di 2 cm ma non più di 5 cm di diametro maggiore, o multipli linfonodi, nessuno più grande di 5 cm di diametro massimo
- N3: Metastasi in un linfonodo di diametro maggiore di 5 cm
Metastasi a distanza (M)
- MX: La presenza di metastasi a distanza non può essere definita
- M0: Non metastasi a distanza
-
M1: Metastasi a distanza
- M1a: Metastasi in linfonodi non-regionali o polmonari
- M1b: Metastasi in sedi diverse da linfonodi non-regionali e polmone
Markers tumorali(S)
- SX: Marker non studiato o non disponibile
- S0: Marker studiato nei limiti della norma
-
S1: LDH < 1.5 la norma e
- hCG (mIu/ml) < 5000 e
- AFP (ng/ml) < 1000
-
S2: LDH 1.5-10 volte la norma OPPURE
- beta-HCG (mIu/ml) 5000-50,000 OPPURE
- alfa-FP (ng/ml) 1000-10,000
-
S3: LDH > 10 volte la norma OPPURE
- beta-HCG (mIu/ml) > 50,000 o
- alfa-FP (ng/ml) > 10,000
Stadio
-
Stadio 0
- pTis, N0, M0, S0
-
Stadio I
- pT1-4, N0, M0, SX
-
Stadio IA
- pT1, N0, M0, S0
-
Stadio IB
- pT2, N0, M0, S0
- pT3, N0, M0, S0
- pT4, N0, M0, S0
-
Stadio IS
- Qualsiasi pT/Tx, N0, M0, S1-3
-
Stadio II
- Qualsiasi pT/Tx, N1-3, M0, SX
-
Stadio IIA
- Qualsiasi pT/Tx, N1, M0, S0
- Qualsiasi pT/Tx, N1, M0, S1
-
Stadio IIB
- Qualsiasi pT/Tx, N2, M0, S0
- Qualsiasi pT/Tx, N2, M0, S1
-
Stadio IIC
- Qualsiasi pT/Tx, N3, M0, S0
- Qualsiasi pT/Tx, N3, M0, S1
-
Stadio III
- Qualsiasi pT/Tx, Qualsiasi N, M1, SX
-
Stadio IIIA
- Qualsiasi pT/Tx, Qualsiasi N, M1a, S0
- Qualsiasi pT/Tx, Qualsiasi N, M1a, S1
-
Stadio IIIB
- Qualsiasi pT/Tx, N1-3, M0, S2
- Qualsiasi pT/Tx, Qualsiasi N, M1a, S2
-
Stadio IIIC
- Qualsiasi pT/Tx, N1-3, M0, S3
- Qualsiasi pT/Tx, Qualsiasi N, M1a, S3
- Qualsiasi pT/Tx, Qualsiasi N, M1b, Qualsiasi S
Il trattamento varia dalla vigile attesa per le forme
iniziali, alla radioterapia per alcuni stadi di seminoma,
alla chirurgia con rimozione dei linfonodi retroperitoneali,
alla chemioterapia eventualmente seguita dalla rimozione
chirurgica delle masse residue. La rimozione dei linfonodi
retroperitoneali può essere effettuata con un
intervento a cielo aperto o in laparoscopia. La laparoscopia
consente un approccio meno invasivo, ma dovrebbe essere
eseguita solo in centri specializzati nella linfadenectomia
retroperitoneale laparoscopica. Con i protocolli chirurgici
più moderni, si riesce ad evitare il danno
all´ejaculazione, che in passato era frequente dopo
l´intervento.
Stadio |
Tumore |
Trattamento |
I |
Seminoma |
Radioterapia al retroperitoneo e ai linfonodi inguinali omolaterali |
Non seminoma |
RPLND o sorveglianza |
|
IIa (non masse) |
Seminoma |
Radioterapia al retroperitoneo e ai linfonodi inguinali |
Non seminoma |
RPLND, possibilmente con polichemioterapia a base di platino |
|
IIb (masse) |
Seminoma |
Radioterapia al retroperitoneo e ai linfonodi
inguinali , possibilmente a quelli mediastinici e
sopraclaveari
|
Non seminoma |
polichemioterapia a base di platino, seguita da asportazione chirurgica delle masse |
|
III |
Seminoma |
polichemioterapia a base di platino, seguita da asportazione chirurgica delle masse |
Non seminoma |
polichemioterapia a base di platino, seguita da asportazione chirurgica delle masse |
RPLND: Linfadenectomia
retroperitoneale
Grazie all´approccio terapeutico, anche per le forme
più aggressive, come i tumori non seminomatosi della
linea germinale la guarigione a cinque anni è il 94%
per le forme a basso rischio, l´83% per le forme a
rischio intermedio ed il 50-71% per le forme ad alto rischio.
Nel seminoma in stadio I, dopo l´orchiectomia
l´80% dei pazienti resta libero da malattia anche
senza ulteriori trattamenti.
Recenti studi hanno tuttavia suggerito che i protocolli di
chemioterapia e radioterapia utilizzati per il carcinoma del
testicolo possano comportare un aumentato rischio di altre
neoplasie nel corso degli anni.Il cancro del testicolo
è oggi una malattia con tasso di guarigione
estremamente alto, purchè i pazienti seguano
strettamente i protocolli terapeutici e di followup.