Paolo Emiliozzi

Stenosi Uretrali

L´uretra è il canale che porta le urine all´esterno dalla vescica. La stenosi è un restringimento del lume del canale uretrale. Solamente quando la stenosi è serrata, con calibro molto ridotto, si presenta con dei sintomi. Il restringimento è di solito dovuto ad un processo infiammatorio con evoluzione cicatriziale. Le cause più comuni sono una infezione uretrale o una strumentazione endoscopica transuretrale (attraverso l´uretra). Le stenosi congenite sono piuttosto rare. Le stenosi del segmento posteriore dell´uretra (membranosa) sono invece spesso secondarie ad un trauma con frattura delle ossa del bacino e lacerazione dell´uretra a valle della prostata. Le stenosi dell´uretra prostatica possono essere congenite, acquisite (da infezioni prostatiche), o più spesso secondarie a chirurgia endoscopica o a cielo aperto della prostata per iperplasia benigna.Il classico sintomo della stenosi uretrale è la diminuzione della forza del getto urinario. Si possono avere una aumentata frequenza urinaria e senso di incompleto svuotamento. Nei casi più severi ci sono ripetute infezioni urinarie. Il getto può ridursi fino al gocciolamento, o fino alla ritenzione urinaria acuta.
L´esame principale per la diagnosi di stenosi uretrale è l´uretrocistografia. Si tratta della instillazione di un mezzo di contrasto lungo l´uretra, ottenendo dei radiogrammi, e successivamente riempiendo la vescica e chiedendo al paziente di urinare, in modo da ottenere ulteriori radiogrammi. Si disegna così tutto il canale uretrale nel riempimento retrogrado e nella fase minzionale. L´esame permette la localizzazione della stenosi, e la definizione delle caratteristiche (numero delle stenosi, calibro, lunghezza), in modo da poter decidere il trattamento più efficace. L´uretroscopia (l´introduzione di una fibra ottica sotto visione nell´uretra) ha dei limiti diagnostici, in quanto consente di identificare il limite distale dell´uretra, senza fornire ulteriori informazioni in quanto lo strumento non può proseguire a monte.
Una volta che è stata posta la diagnosi, il primo approccio alla stenosi è di solito l´uretrotomia endoscopica secondo Sachse. L´intervento avviene in anestesia peridurale, mediante uno strumento a fibre ottiche, che introdotto nell´uretra consente di sezionare la cicatrice della stenosi sotto visione. Il successo dell´intervento dipende dalla sede, dall´estensione della stenosi e dalla storia clinica.
Per stenosi del tratto bulbare dell´uretra, fino a 10-15 mm di lunghezza, la percentuale di guarigione supera il 70%. Tuttavia per stenosi dell´uretra peniena, o per stenosi più lunghe di 20 mm, il successo scende al 30-40%. Per stenosi recidive dopo il fallimento di una prima uretrotomia, una seconda uretrotomia offre scarse o nulla possibilità di guarigione.
Nelle stenosi recidive, o lunghe o multiple, l´approccio migliore è una ricostruzione uretrale (uretroplastica). Per stenosi brevi dell´uretra bulbare (fino a 2 cm) si può asportare la stenosi e suturare i lembi sani dell´uretra a monte e a valle del tratto stenotico (anastomosi capo a capo).
Le tecniche moderne utilizzano inoltre altri tessuti per ricostruire l´uretra stenotica. Il lembo di tessuto utilizzato puo appartenere alla cute peniena: in questo caso si tratta di un lembo di cute che preserva la sua vitalità mediante un peduncolo vascolare. Oggi per la ricostruzione uretrale viene molto utilizzato un lembo libero di mucosa buccale, prelevata dalla guancia o dal labbro inferiore. La percentuale di successo di questa tecnica, anche per stenosi recidive o complesse, varia dall´80 al 95%.
In caso di stenosi complesse, recidive, possono essere necessari interventi in due tempi, in cui si applica sul letto uretrale un lembo, mantenendo l´uretra aperta fino alla ricostruzione finale in un secondo tempo.
Ci sono studi sperimentali che esplorano la possibilità di creare nuovo tessuto uretrale mediante ingegneria tissutale, sebbene le applicazioni cliniche siano ancora ristrette.