Stenosi Uretrali
L´uretra è il canale che porta le urine
all´esterno dalla vescica. La stenosi è un
restringimento del lume del canale uretrale. Solamente quando
la stenosi è serrata, con calibro molto ridotto, si
presenta con dei sintomi. Il restringimento è di
solito dovuto ad un processo infiammatorio con evoluzione
cicatriziale. Le cause più comuni sono una infezione
uretrale o una strumentazione endoscopica transuretrale
(attraverso l´uretra). Le stenosi congenite sono
piuttosto rare. Le stenosi del segmento posteriore
dell´uretra (membranosa) sono invece spesso secondarie
ad un trauma con frattura delle ossa del bacino e lacerazione
dell´uretra a valle della prostata. Le stenosi
dell´uretra prostatica possono essere congenite,
acquisite (da infezioni prostatiche), o più spesso
secondarie a chirurgia endoscopica o a cielo aperto della
prostata per iperplasia benigna.Il classico sintomo della
stenosi uretrale è la diminuzione della forza del
getto urinario. Si possono avere una aumentata frequenza
urinaria e senso di incompleto svuotamento. Nei casi
più severi ci sono ripetute infezioni urinarie. Il
getto può ridursi fino al gocciolamento, o fino alla
ritenzione urinaria acuta.
L´esame principale per la diagnosi di stenosi uretrale
è l´uretrocistografia. Si tratta della
instillazione di un mezzo di contrasto lungo l´uretra,
ottenendo dei radiogrammi, e successivamente riempiendo la
vescica e chiedendo al paziente di urinare, in modo da
ottenere ulteriori radiogrammi. Si disegna così tutto
il canale uretrale nel riempimento retrogrado e nella fase
minzionale. L´esame permette la localizzazione della
stenosi, e la definizione delle caratteristiche (numero delle
stenosi, calibro, lunghezza), in modo da poter decidere il
trattamento più efficace. L´uretroscopia
(l´introduzione di una fibra ottica sotto visione
nell´uretra) ha dei limiti diagnostici, in quanto
consente di identificare il limite distale dell´uretra,
senza fornire ulteriori informazioni in quanto lo strumento
non può proseguire a monte.
Una volta che è stata posta la diagnosi, il primo
approccio alla stenosi è di solito l´uretrotomia
endoscopica secondo Sachse. L´intervento avviene in
anestesia peridurale, mediante uno strumento a fibre ottiche,
che introdotto nell´uretra consente di sezionare la
cicatrice della stenosi sotto visione. Il successo
dell´intervento dipende dalla sede,
dall´estensione della stenosi e dalla storia clinica.
Per stenosi del tratto bulbare dell´uretra, fino a
10-15 mm di lunghezza, la percentuale di guarigione supera il
70%. Tuttavia per stenosi dell´uretra peniena, o per
stenosi più lunghe di 20 mm, il successo scende al
30-40%. Per stenosi recidive dopo il fallimento di una prima
uretrotomia, una seconda uretrotomia offre scarse o nulla
possibilità di guarigione.
Nelle stenosi recidive, o lunghe o multiple,
l´approccio migliore è una ricostruzione
uretrale (uretroplastica). Per stenosi brevi
dell´uretra bulbare (fino a 2 cm) si può
asportare la stenosi e suturare i lembi sani
dell´uretra a monte e a valle del tratto stenotico
(anastomosi capo a capo).
Le tecniche moderne utilizzano inoltre altri tessuti per
ricostruire l´uretra stenotica. Il lembo di tessuto
utilizzato puo appartenere alla cute peniena: in questo caso
si tratta di un lembo di cute che preserva la sua
vitalità mediante un peduncolo vascolare. Oggi per la
ricostruzione uretrale viene molto utilizzato un lembo libero
di mucosa buccale, prelevata dalla guancia o dal labbro
inferiore. La percentuale di successo di questa tecnica,
anche per stenosi recidive o complesse, varia dall´80
al 95%.
In caso di stenosi complesse, recidive, possono essere
necessari interventi in due tempi, in cui si applica sul
letto uretrale un lembo, mantenendo l´uretra aperta
fino alla ricostruzione finale in un secondo tempo.
Ci sono studi sperimentali che esplorano la
possibilità di creare nuovo tessuto uretrale mediante
ingegneria tissutale, sebbene le applicazioni cliniche siano
ancora ristrette.